Vuoi cambiare? Non è un tradimento.
Come fai a sapere di essere alle prese con un bisogno di cambiamento?
A me è successo così:
Prima di tutto mi sentivo sempre scontenta.
Non mi piaceva più quello che facevo, non ci trovavo un senso.
Fisicamente sentivo una repulsione ad andare "verso" quello che non avevo più voglia di fare e solo l'idea di doverlo fare il mio umore cambiava drasticamente.
"La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni, è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare".
Jep Gambardella, Da La Grande Bellezza, di Paolo Sorrentino, 2013.
Spesso però restiamo dentro alle cose che "non ci va più di fare" perché l'idea di cambiare ci fa sentire anche in colpa.
Verso le responsabilità acquisite, le parole dette, le promesse fatte e gli impegni presi.
Abbiamo paura che sia un tradimento verso tutte le fatiche che abbiamo fatto in passato per arrivare a ottenere i risultati già raggiunti, o verso le persone che abbiamo vicine...
Magari hai lavorato anni in un progetto che alla fine si è esaurito ma ora non sai come tirartene fuori perché le persone ti riconoscono "solo" in quel ruolo.
Sei anche altro?
Certo, perché per quanto sia difficile cambiare, non possiamo essere le stesse persone per tutta la vita.
Non è naturale né sano restare sempre gli stessi.
La natura ha i suoi cicli, all'estate succede l'autunno... a volte serve "morire un po'" per rinascere quello che dobbiamo diventare.
Ho cambiato ruolo molte volte nella mia vita professionale perché ogni passo che facevo e ogni esperienza acquisita mi permetteva di mettere sempre più a fuoco il mio valore e la mia missione.
Per diventare Formatrice e Counsellor ho lottato 5 anni lunghi e di sudore, lavorando a tempo pieno in multinazionale mentre studiavo all'Università (a 30 anni compiuti).
Non era questa la strada all'inizio ma lo è diventata quando ho capito qual era la mia chiamata del cuore.
E, come forse sai, da Counsellor mi sono specializzata in Fotografia e Immagine per il Personal Branding, aprendo anche il mio studio fotografico a Milano.
Cambiamenti che richiedono integrazione di tante identità non sono facili, ma si possono fare.
E io sono qui a dimostrartelo perché anche tu possa prendere IL CORAGGIO per farlo.
Per questo motivo posso dirti che non possiamo permetterci di chiamare "tradimento" la voglia di cambiare:
- Idea,
- Direzione,
- Posti,
- Carriere...
Anzi, cambiare è come sempre un atto che richiede tanto coraggio, cuore, per prendere in carico tutte le conseguenze che il cambiamento impone.
Dovrai trovare una nuova modalità di fare le cose, o magari dovrai investire nella tua formazione, o anche potresti aver voglia di cambiare qualcosa del tuo aspetto per entrare sempre di più nella nuova (o nuovo) te.
Ma non farti spaventare dal cambiamento: cambiare è parte del flusso della vita.
Per farlo segui il tuo intuito da una parte, e programma i passi che ogni giorno dovrai fare per realizzare il tuo progetto, dall'altra.
Specialmente se vuoi fare l'artista, un lavoro creativo, freelance, la fotografa o magari la coach, hai bisogno di tornare da te, di tornare alla tua dimensione anche spirituale.
Di sentire la chiamata dell'anima.
Ecco cosa ha sempre aiutato me.
- Seguire l'intuito significa imparare a sentire "la pancia".
Cosa ti dice il tuo stomaco? Come ti senti la mattina quando ti alzi?
Quelle sono le sensazioni che devi imparare a sentire, non a reprimere.
Se fanno male o "troppo male" quando le provi, allora lasciati affiancare da qualcuno che può aiutarti a imparare a sentirle per volerti più bene, per esempio una Counsellor come me può aiutarti o a gestire queste dinamiche interiori o anche a capire se ti serve piuttosto il supporto di una Terapeuta o Psicologa.
Se invece riesci a gestire questi sentimenti e senti una "liberazione" nel respiro, sul petto, e ti si apre lo sguardo, allora puoi farcela anche da sola.
Segui questa strada sensoriale!
2 - Programmare i passi che ogni giorno dovrai fare per realizzare il tuo progetto
Qui hai bisogno di metodo.
Potrebbe essere facile sapere cosa devi fare ma per mia esperienza professionale posso dirti che le fasi di cambiamento sono sempre piene di "caos".
E il caos fa paura perché non si riesce a vederci dentro.
Ma di certo qualcuno ha già fatto prima di te quello che tu vuoi fare, per questo posso dirti che anche se ora vedi poco chiaro dentro al tuo caos, quello è il posto da dove nasceranno infinite possibilità.
Programma i passi che devi fare avendo ben chiaro l'obiettivo di cambiamento che vuoi ottenere.
Vuoi cambiare lavoro?
Inizia a fare una verifica sulle competenze: cosa sai già fare e cosa dovrai imparare.
C'è già qualcuno che fa il tuo lavoro desiderato? Prendi nota di come si racconta e descrive chi già lo fa. Magari trovi ispirazione.
Fai una ricerca su tutte le aziende che si occupano di questo nella tua zona, vedi se e cosa cercano, quali sono i loro valori, che vantaggio competitivo potresti portargli?
E così via...
Ecco, questo era solo un breve esempio non esaustivo di cosa potresti fare per programmare un cambiamento di lavoro e ci sono tanti altri passaggi da considerare che puoi studiare da sola o per i quali puoi sempre chiedere aiuto.
Segui il tuo flusso e ricordati di unire intuito e programmazione.
Non avrai tradito nessuno ma avrai seguito i tuoi desideri, diventando la persona che vuoi essere ancora prima di accorgertene.
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"D'estate muoio un po'
Aspetto che ritorni l'illusione
Di un'estate che non so
Quando arriva e quando parte, se riparte...
È un inverno che è già via da noi
Allora come spieghi questa maledetta nostalgia
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto?"
Come foglie, Malika Ayane, 2008